Approfondimenti

31/08/2020 - Approfondimenti

LEGGE 3 DEL 2012. UNO SCUDO PER CANCELLARE I DEBITI E RIPARTIRE.


L’attuale crisi economica sta amplificando numerose situazioni di crisi aziendale e di soggetti sovraindebitati. Parliamo del piccolo imprenditore, dell’imprenditore agricolo, del professionista, delle start-up innovative e anche del consumatore, il cui stato di insolvenza può anche precludere la sopravvivenza. E’ il fenomeno del sovraindebitamento che si verifica quando i debiti superano i redditi disponibili.

Registriamo casi di sovraindebitamento derivanti da una sbagliata gestione delle risorse, aggravata dal mancato raggiungimento di obiettivi o generati da comportamenti che perseguono modelli culturali ed economici troppo onerosi rispetto alle reali possibilità.

Quando ciò accade è difficile capire cosa fare. In queste situazioni si tende a nascondere la realtà e le difficoltà, si preferisce differire i problemi nella speranza che non si ripresentino più; nel frattempo, sfortunatamente, si continuano ad accumulare debiti.

La possibilità di uscire da queste situazioni è offerta dalla Legge n. 3 del 27 gennaio 2012 che definisce il sovraindebitamento come "una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni".

Questa Legge, recante “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento”, ha per la prima volta introdotto nel nostro ordinamento una procedura di esdebitazione destinata a tutti quei soggetti che non possono accedere alle procedure concorsuali previste dalla legge fallimentare.

Consente ai debitori non fallibili di ricorrere ad accordi con i creditori o ad una peculiare procedura di liquidazione, sotto la guida del Tribunale, per ottenere la liberazione dai debiti.

Dalla lettura delle disposizioni contenute nella Legge n. 3 del 2012, infatti, si individuano una serie di procedimenti, che si svolgono sotto il controllo dell’autorità giudiziaria, che riecheggiano gli accordi di ristrutturazione dei debiti e i piani di risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa di cui alla legge fallimentare.

La Legge n. 3 del 2012 disciplina tre procedure per la risoluzione della crisi: l'accordo del debitore (dedicata a imprenditori non fallibili e liberi professionisti); il piano del consumatore (procedimento che non necessita del consenso dei creditori); la liquidazione del patrimonio. Tutte le procedure ruotano attorno all'O.C.C., organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento. La ragione di una tale disciplina si rinviene, oltre che come strumento di prevenzione del ricorso al mercato dell’usura, soprattutto, in tempi di forte crisi economica e finanziaria, nella necessità di attribuire alle situazioni di insolvenza (sovraindebitamento) del debitore non fallibile (piccole imprese o società artigiane, ad esempio), ovvero del consumatore, la possibilità della cancellazione dei debiti al fine di ripartire da zero (di qui l’espressione Fresh start utilizzata in tali ipotesi) e di riacquistare un ruolo attivo nell’economia, senza restare schiacciati dal carico dell’indebitamento preesistente. La possibilità per il debitore di avvalersi di propri consulenti per l’analisi della situazione e per l’attivazione della procedura che azzera i debiti è concreta e, spesso, risolutiva. Professionisti esperti in materia sanno trovare un percorso adeguato e vantaggioso in una situazione che è oggettivamente complicata. Sesvil può assistere, con Partner accreditati, i soggetti e le aziende sovraindebitate e in grave stato di insolvenza.

Per informazioni contattaci: tutelacredito@sesvil.it | 0302942447.