Approfondimenti

10/11/2020 - Approfondimenti

2025: LAVORO E IMPRESE DEL FUTURO


Il mondo del lavoro oggi richiede sempre più persone che abbiano sviluppato una serie di competenze trasversali chiamate soft skills; quest’ultime impattano in modo significativo sulla produzione aziendale, nonché sul senso di autoefficacia o più generalmente sul benessere delle persone che appartengono all’impresa; in breve, si sta facendo riferimento a quelle competenze che fanno la differenza tra un lavoratore efficace e uno mediocre.

 

Ma se si dovesse fare un salto in avanti nel tempo quali saranno le soft skills del futuro?

 

Il futuro resta per ogni persona una grande incognita e spesso può destare qualche timore, ma certi aspetti e dinamiche si possono facilmente immaginare.

 

Siamo nel 2025, in un mondo che sti sta ancora curando le ferite dovute alla pandemia che ha messo in ginocchio molte imprese; allo stesso tempo siamo in una società che ha voglia di rialzarsi e che si muove veloce, dove la ricerca e le tecnologie sono sempre più avanzate e fanno parte della nostra vita quotidiana.

 

Il continuo avanzamento tecnologico permette al lavoratore di gestire con meno fatica il lavoro da remoto.

 

È bene sottolineare che gestire diversi dispositivi non è sempre facile soprattutto per le categorie di lavoratori in età più avanzata; per questo motivo sarà necessario che tutti si formino per riuscire a interfacciarsi con gli strumenti tecnologici necessari.

 

Quanto appena detto riguarda anche chi ha maggior dimestichezza con il mondo digital poiché quest’ultimo è caratterizzato da un continuo evolversi ed aggiornamenti.

 

Inoltre, sarà quindi necessario saper gestire il cambiamento senza ancorarsi ai propri schemi di pensiero abituali.

 

Il cambiamento attiva spesso in ogni persona diversi meccanismi di difesa poiché a nessuno piace lasciare la propria zona di confort, ma spesso questo passaggio è necessario per evolversi e rimanere al passo coi tempi.

 

Per quanto le nuove tecnologie siano un forte alleato del lavoratore poichè può lavorare con maggiore velocità e precisione, non sarebbe corretto fare un completo affidamento alla macchina.

 

Se è vero che quest’ultima può compiere operazioni che l’uomo farebbe fatica a svolgere, è altrettanto vero che la macchina non può arrivare dove l’uomo arriva. Ecco perché ci sarà molto probabilmente il bisogno di investire maggiormente sul capitale umano.

 

Affinchè macchina e uomo risultino una squadra vincente, sarà richiesto all’uomo di affinare le sue capacità intuitive e creative.

 

Qualsiasi azione lavorativa è influenzata dal suo contesto, ecco perché il lavoratore dovrà riuscire a sviluppare le competenze necessarie per leggere ed adattarsi ai diversi contesti in cui è immerso, come la flessibilità, il pensiero analitico e innovativo.

 

Da più parti si afferma che tante persone continueranno, con alta probabilità, a lavorare da remoto.

 

Questa nuova modalità di lavoro implica il fatto che il lavoratore si debba adattare ad una nuova forma di comunicazione in cui il “non verbale” viene sacrificato. Inoltre, ogni dipendente dovrà lavorare sempre più in autonomia, poiché quando si sta nella propria abitazione non si può fare affidamento alla presenza di colleghi o superiori.

 

Bisognerà fare i conti poi con il proprio ambiente casalingo in cui spesso sono presenti diverse distrazioni, ecco perché il lavoratore dovrà più che mai essere in grado di gestire lo stress e di organizzare in modo diverso la giornata che non sarà più scandita dalle tempistiche ufficio-casa.

 

Queste sono solo alcune delle soft skills che saranno richieste in un futuro non troppo lontano.

 

Tutte queste competenze vanno sviluppate col tempo ed esercitate sul campo grazie ad un apprendimento continuo ed all’esperienza.

 

Martina Montini

 

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